Catechesi

Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza

Nell’augurare a tutti voi un buon inizio di cammino quaresimale ripubblichiamo il documento della Conferenza Episcopale Italiana «Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza», contenente una ricca riflessione e le disposizioni in materia di digiuno e astinenza. Un invito a riscoprire il “senso cristiano” di queste pratiche e le modalità che la Chiesa ci indica.

«Il digiuno e l’astinenza — insieme alla preghiera, all’elemosina e alle altre opere di carità — appartengono, da sempre, alla vita e alla prassi penitenziale della Chiesa: rispondono, infatti, al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell’aiuto divino, di rendimento di grazie e di lode al Padre. Ma perché il digiuno e l’astinenza rientrino nel vero significato della prassi penitenziale della Chiesa devono avere un’anima autenticamente religiosa, anzi cristiana. Ci preme pertanto riproporre il significato del digiuno e dell’astinenza secondo l’esempio e l’insegnamento di Gesù e secondo l’esperienza spirituale della comunità cristiana. Occorre, per questo, riscoprirne l’identità originaria e lo spirito autentico alla luce della parola di Dio e della viva tradizione della Chiesa.

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Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza

Nell’augurare a tutti voi un buon inizio di cammino quaresimale ripubblichiamo il documento della Conferenza Episcopale Italiana «Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza», contenente una ricca riflessione e le disposizioni in materia di digiuno e astinenza. Un invito a riscoprire il “senso cristiano” di queste pratiche e le modalità che la Chiesa ci indica.

«Il digiuno e l’astinenza — insieme alla preghiera, all’elemosina e alle altre opere di carità — appartengono, da sempre, alla vita e alla prassi penitenziale della Chiesa: rispondono, infatti, al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell’aiuto divino, di rendimento di grazie e di lode al Padre. Ma perché il digiuno e l’astinenza rientrino nel vero significato della prassi penitenziale della Chiesa devono avere un’anima autenticamente religiosa, anzi cristiana. Ci preme pertanto riproporre il significato del digiuno e dell’astinenza secondo l’esempio e l’insegnamento di Gesù e secondo l’esperienza spirituale della comunità cristiana. Occorre, per questo, riscoprirne l’identità originaria e lo spirito autentico alla luce della parola di Dio e della viva tradizione della Chiesa.

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