Carissimi,

Prima di tutto mi scuso del ritardo nel ringraziare per il vostro messaggio e per la generosa offerta frutto della vostra diligente spigolatura coll’iniziativa dei CHICCHI DI GRANO, inventata e sostenuta con tanta passione per la Missione dal carissimo Lodovico che ha anche preso eroicamente a cuore la ricostruzione della Chiesa e Campanile, di cui oggigiorno potete raccontarmi nel messaggio che va più in là di quello che si sperava. Molti nolesi sono certamente ansiosi di sentire le campane , con quell’una in più dedicata al nostro grande protettore Padre Giuseppe Picco. Certamente è vicina la primavera promettente di veder concludersi molti fronti del macroprogetto che ha trasformato il cuore di Nole.

Grazie per le notizie della vita normale liturgica e civile del “Paese delle Fruste”, scandite dalle celebrazioni intorno ai nostri Santi. Li invochiamo in quest’ultimo tempo di difficoltà mosso specialmente dalle paure della Pandemia che circola come le classiche “MASCHE” del nostro mondo culturale carnevalesco, ma non fa ridere.

Ogni domenica dialogo via Skype con le mie sorelle e mio fratello: sono aggiornato. Ci scambiamo le notizie di famiglia e anche dei dintorni. La mia salute è più o meno stabile, ma non miglioro sufficentemente per pensare a muovermi di qui. Ormai in questa casa funziona l’attenzione ad un gruppo di 10 sacerdoti malati affidati alle cure di un Fratello Coadiutore che dirige il piccolo gruppo di infermiere che fanno anche da ponte con l’assicurazione medica per le valutazioni sanitarie, le medicine e l’assisteza 24 ore al giorno.

La nostra casa è consacrata alla Madonna di Fatima, ma anche a San Giuseppe che dà il nome ai centri missionari della Comunità in Colombia ed Ecuador.

In relazione al COVID19 anche noi viviamo con molta riservatezza ed abbiamo avuto qui in casa due casi che hanno passato la quarantena positivamente data la buona esposizione e ventilazione dell’edificio. In Comunità per ora si può dire che siamo passati incolumi. Ma, proprio 4 giorni fa, è mancato un Confratello di 72 anni nella Missione di Florencia, Caquetá. Era di un Paese qui vicino e ieri abbiamo fatto i funerali qui nel santuario.

Carissimi tutti, cominciando da Don Antonio, un caro saluto ed un grande GRAZIE per i 700 Euro che avete voluto versare alla Casa Madre IMC* di Torino; saranno molto utili non solo per le mie spese personali ma anche di quelle di questa Casa.

Grazie per le belle foto che mi avete mandato e che mi hanno documentato le cose belle che avete fatto. Ve ne mando alcune mie, anche se ultimamente non sono stato molto attivo con la passione della mia vita… la fotografia.

Restiamo uniti in preghiera, accettando la Volontà di Dio qui in Colombia dove sono arrivato ben 50 anni fa il 17 di febbraio del 1971. Anche se ricordo con piacere la nostra Terra del pié della Riva qui mi sento in casa e sento che posso partire per il Cielo anche da qui, e lassù ci ritroveremo tutti!

Con questo sentimento vi mando un grande abbraccio, igienizzato dalla distanza.

Aff.mo Padre Agustín ‘d San Fêrmín

IMC: Istituto Missioni Consolata